Chris Cornell all'alcatraz

Eccomi di ritorno. Non essendo uno che se la cava a scrivere prendete le mie parole un pò come vengono.
Giovedì sera, milano.
Alle cinque e mezza sono davanti all'alcatraz, la fila è ancora poca, motivo per cui riuscirò a mettermi in seconda fila a assistere al concerto di chris.
Alle sei circa una macchina arriva davanti all'alcatraz. Parcheggia. Dall'auto scende lui, ma si fionda subito dentro.
Per le sette si aprono i cancelli e si entra.
All'inizio molta poca gente, tanto che ho iniziato a pensare che il locale non si riempisse. Mi sono sbagliato. E di brutto pure.
Dopo due ore di attesa ecco che le luci si spengono, entrano i musicisti, manca solo lui. Il suo ingresso è accolto da urla incredibili. La serata ha inizio.
Neanche il tempo di prendere fiato che si attacca subito con spoonman, seguita a ruota da outshined e show me how to live.
Siamo ancora all'inizio ma è chiaro che la mia voce è già andata a farsi benedire.
Chris è in formissima e il gruppo che lo accompagna si fa valere davvero.
Come dicevo la mia posizione, in seconda fila fra chris e un chitarrista, mi fanno godere il concerto in pieno.
Si continua con altre canzoni dei soundgarden come fell on black days, degli audioslave come cochise e like a stone e alcune sue soliste come no such thing e you know my name (dovete vedere che effetto fa dal vivo).
Noi, già molto calorosi con chris che ogni tanto ci indirizza il microfono per urlare, espodiamo ancora di più nell'attimo in cui la chitarra intona uno dei capolavori dei primi anni novanta. Parte così hunger strike.
Arriva così il momento di chris che imbraccia la chitarra acustica, la band si fa da parte.
Alcune sue canzoni soliste fra cui can't change me e season, prima che con doesn't remind me il gruppo rifaccia la sua comparsa sul palco.
Giunge quindi il momento del primo stop, non prima però di scatenare un vero e proprio putiferio con rusty cage.
Al loro ritorno sul palco è ancora audioslave e soundgarden (pretty nose e black hole sun).
Dal pubblico viene passato a chris un cartello con la scritta "say hello to...erpi", lui per tutta risposta parte con say hello to heaven.
Ecco che arriva il momento dei saluti e tutti abbandonano il palco.
Noi siamo ancora ansiosi e sappiamo che ci sarà il bis. Qualcuno chiede a gran voce jesus christ pose che però non arriverà. Uno degli organizzatori ci fa sbirciare la scaletta.
Eccoli che dopo un paio di minuti risalgono sul palco.
Ripartono con una canzone nuova di chris seguita da be yourself (che dal vivo convince molto di più che su disco). Il momento dei saluti è arrivato. Il concerto volge al termine ma non prima che chris e gli altrici facciano cadere sopra quel macigno che è slaves & bulldozers.
Il concerto è finito e io mi avvio all'albergo, soddisfatto per una serata che aspettavo da tempo.

P.S.: chiarisco che l'ordine esatto delle canzoni non lo ricordo. spero che qualche buona anima abbia messo video in internet perchè io, per vari motivi non ho potuto farne.

P.S. #2: chiedo scusa alla ragazza di fianco a me che era praticamente schiacciata ma non ero in condizione di muovermi per fare il minomo spazio.